Cristiano Rizzo

Fiori

Oggi vi presentiamo Cristiano Rizzo, un giovane artista che utilizza la grafica d’arte come metodo espressivo, anche se vorrebbe indagarne molteplici  altri. Con le sue opere mira a creare mondi in cui lo spettatore possa farsi trasportare.

PARLAMI DI TE

-Allora Cristiano, raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei?

Sono Cristiano Rizzo e vengo da Agrate Conturbia, un piccolo paesino della provincia di Novara situato sulle colline sopra il lago Maggiore.

-Quanti anni hai? Ti rispecchi in questo numero o ti senti di una differente età?

Ho 26 anni e in questo numero mi rispecchio. Non penso che un numero possa essere tanto influente quanto le esperienze che si maturano nella vita.

-Se dovessi usare solo tre parole per descriverti, quali useresti, e come mai?

Introverso, perché sono una persona molto riflessiva e che tende a trattenere le emozioni, per questo spesso mi credono freddo o altezzoso o semplicemente strano; determinato perché mi piace lavorare per obiettivi e raramente cedo se non riesco a raggiungerli, nonostante ci possano volere diversi anni o imprevisti nel percorso; creativo, altrimenti non farei quello che faccio. Penso che la creatività ha infinite sfumature e diversi modi di manifestarsi e dovrebbe essere un elemento indispensabile in ogni ambito, per non cadere nella noia e la monotonia.

-Cosa fai nella vita?

Lavoro in uno studio fotografico di un e-commerce di moda, mi occupo delle fotografie di still life dei prodotti e di set design.

INTERESSI

-Parliamo un po’ di interessi personali, qual è il tuo genere musicale preferito? C’è un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Non ho un genere musicale preferito, la musica mi accompagna in diverse fasi e stati d’animo per questo posso variare da qualcosa di più leggero ad artisti di uno spessore maggiore. Nonostante ciò non sono un grande ricercatore di musica anche se posso dire di avere un debole per Amy Winehouse. Per quanto riguarda i film nutro un grande affetto per “Il favoloso mondo di Amélie”, ma mi sento di citare anche “La vita di Adele” e “Le fate ignoranti” di Özpetek.

-Che tipo di arte preferisci? (da andare a vedere, fotografia, pittura, antica moderna contemporanea etc.) C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto?

In generale preferisco l’arte che si muove nella bidimensionalità, quindi prevalentemente pittura e grafica d’arte e fotografia. Non ho un periodo storico che favorisco, ma se proprio devo scegliere indicherei il biennio storico degli anni ’50 e ’60 soprattutto per quanto riguarda la pittura, mentre invece apprezzo molto la fotografia asiatica dell’ultimo decennio. Apprezzo in generale gli artisti che utilizzano l’arte per raccontare se stessi, in modo diaristico e autoreferenziale, che fanno entrare lo spettatore nella propria intimità piuttosto di chi mette la propria creatività al servizio di problematiche politiche o sociali. Sarebbe dunque quasi impossibile avere un artista da considerare assoluto, ma per le ragioni che ho indicato precedentemente indicherei David Hockney, Tracey Emin e Cy Twombly soprattutto per la capacità di variare i medium utilizzati nel raccontare il proprio mondo; Ana Mendieta, per il grande lavoro sull’identità e la donna, ad oggi estremamente contemporaneo; Le fotografie sognanti di Rinko Kawauchi.

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Cristiano Rizzo
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-Hai interessi al di fuori del mondo artistico?

Mi interessa la moda, soprattutto nelle sue declinazioni, perché si sta avvicinando sempre di più in maniera attiva al mondo dell’arte. Amo la cucina, inteso come conoscere cibi di culture differenti, e prendermi cura delle mie piante esotiche. Queste due ultime passioni credo che derivino anche dall’interesse di viaggiare.

ARTE

-Parlando della tua passione per l’arte, ci sarà stato un evento scatenante o un qualcosa che ti ha portato ad avvicinarti, e a scegliere questo tipo di carriera; ti ricordi il momento in cui hai iniziato ad approcciarti con la tua forma artistica? Cosa ti ha colpito così tanto da farla diventare il tuo principale metodo di espressione?

Che io sappia ho sempre disegnato, dunque ho sempre coltivato in modo estremamente naturale questo metodo di espressione. Naturalmente andando avanti con gli studi ho preso con maggiore serietà questo tipo di carriera decidendo quindi di impegnarmi in modo attivo e consapevole, con tutti i suoi pro e contro. È stato un atto di amore e di coraggio.

  • cristiano rizzo

-C’è qualcosa da cui prendi ispirazione per i tuoi progetti artistici non lavorativi?

Prendo ispirazione dalla vita quotidiana, dalle forme semplici e dalle immagini che mi capitano all’occhio.

-Quale artista usi come modello di riferimento?

Non ho un vero e proprio modello di riferimento, mi viene ancora da citare Hockney per la sua metodologia di lavoro.

 

-Hai fatto un percorso all’accademia di belle arti; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovato? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.

L’accademia è stato un viaggio fondamentale, soprattutto dal punto di vista umano. Mi ha permesso dapprima di fornirmi tecniche e un metodo di lavoro che non conoscevo e successivamente di crearmi un estetica e un mondo che sento mio e estremamente personale.

-Per cosa sei conosciuto?

Per i miei fiori.

flower
Cristiano Rizzo
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-Perché fai quello che fai?

E’ un processo naturale, imprescindibile e incontrollabile. Insomma, perché mi fa stare bene.

LAVORO

-Nel tuo lavoro, da cosa prendi ispirazione?

Prendo ispirazione dalle forme della natura, dalla botanica soprattutto, dalla sua essenza. Spesso vengo ispirato dalla mitologia o dalla letteratura, quando spiegano avvenimenti o storie che mi riguardano e mi rispecchiano; come dicevo prima apprezzo gli artisti che raccontano di sé, dunque anche io cerco di integrare nelle mie opere la mia storia e il mio vissuto.

-Ci racconteresti il tuo processo per arrivare a un’opera conclusa: parti da un concept, fai della ricerca specifica, o ti lasci trasportare dalle tue sensazioni?

Solitamente mi lascio trasportare dalle forme che si creano man mano che lavoro. Il concept è solo un pretesto per iniziare a lavorare ma poi tutto è in fase di trasformazione. La grafica d’arte offre un largo margine di imprevisto e irregolarità che ritengo fondamentale nel processo creativo.

-I social sono ormai la piattaforma ideale per un artista emergente per pubblicare i propri lavoro ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per il tuo lavoro?

Non nego che ho avuto un riscontro positivo per farmi conoscere come artista tramite i social, ho avuto esperienze positive, ma ritengo che il grande vantaggio dei social è l’informazione che ti possono dare, se usati in modo corretto. Ci puoi trovare di tutto, quindi sta a te trovare ciò che ti interessa e reputi interessante e sfruttarlo a tuo favore.

Little garden
Cristiano Rizzo
Little garden

-Se sei a Milano, come influisce su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e sulla tua opera?

Credo che un luogo possa avere un’influenza sul lavoro artistico, in modo indiretto, ma nel mio caso non è così fondamentale.

-Cosa vuoi esprimere con le tue opere? Qual è il loro fine ultimo?

Con le mie opere voglio restituire un’atmosfera, creare una realtà altra, un mondo parallelo dove ognuno, tramite il mio racconto fatto di forme primitive, possa rivedere se stesso e lasciarsi trasportare per un attimo altrove.

OBBIETTIVI

-I tuoi prossimi obbiettivi, progetti

I miei prossimi obbiettivi sono quelli di indagare tecniche artistiche che non ho ancora avuto l’occasione di scoprire attivamente, come la ceramica ad esempio.

-Come e dove ti vedi tra cinque anni?

Mi vedo a continuare la mia ricerca artistica, in modo sempre più coerente e maturo.

-Infine, ci indicheresti tre giovani artisti, magari appena usciti da una scuola di Milano, che come te si differenziano dagli altri?

Giulia Gentilcore, Rachele Moscatelli, Francesca Mussi.

 


Grazie a Cristiano per aver risposto alle nostre domande, in caso vogliate continuare a seguirlo, eccovi i suoi account INSTAGRAM e FACEBOOK.