GIOVANE ECLETTICA
Oggi vi presentiamo Francesca Maroni, una giovane artista che si cimenta in più forme di espressione. Ha frequentato l’accademia di Belle Arti di Brera, dove ha avuto modo di sperimentare innumerevoli forme artistiche: dalla scultura alla fotografia, fino alla scenografia. Ama la natura, l’arte, il teatro, la performance.
PRESENTAZIONE
-Allora Francesca, raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei?
Sono Francesca Maroni, ho 25 anni e vengo da Varese. Sono un artista eclettica che si cimenta su più espressioni artistiche.
–Di cosa ti occupi?
Sono laureata in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, adesso sto frequentando il biennio di scultura. Prima di intraprendere questo percorso, ho conseguito il diploma come truccatrice e parrucchiera teatrale all’accademia della Scala di Milano.
INTERESSI
–Ti piace la musica? Hai un cantante, gruppo preferito?
Amo ascoltare la musica. Mi piacciono diversi generi musicali. Se dovessi scegliere un cantante nello specifico direi Patti Smith. Mi interessa anche leggere le biografie e le storie del mondo punk rock.
–Un film che tutti dovrebbero vedere?
The Tree of life
–Qual’è la forma d’arte che preferisci? (da andare a vedere/ a cui assistere: fotografia, pittura, scultura, performance, ecc..). C’ è un artista contemporaneo che consideri assoluto o che sia una fonte d’ ispirazione?
Tendenzialmente scultura, anche se mi interesso a forme d’arte diverse. Non ho un artista preferito in assoluto, spesso i lavori altrui mi stimolano la creatività.
-C’è qualche altro interesse particolare che ti contraddistingue e di cui vorresti parlarci?
Tra i miei interessi c’è la fotografia, la ricerca del visivo. Amo leggere e truccare.
LAVORO
–Come nasce il tuo interesse per la ricerca artistica?
Da sempre mi sono sentita affine al mondo dell’arte
–Raccontaci come nasce un tuo lavoro. Parti da un’ idea, una sensazione o che altro?
Nasce dal desiderio di cercare risposte a domande che mi pongo e che si generano nel lavorare. Tendenzialmente il lavoro parte da una sensazione.
-C’è un artista che piu’ di altri consideri il tuo modello di riferimento?
Non nello specifico ma ho approfondito il lavoro di Maria Lai.
–Hai fatto un percorso all’ Accademia di belle arti; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovata? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.
Descriverei questo percorso come una sfida costante. Mi aiutato a sviluppare il mio percorso artistico e ad avere un metodo di lavoro. Quello che mi ha lasciato, sono gli incontri con gli insegnanti e compagni capaci di stimolarmi.
–Qual’è il lavoro che finora è stato piu’ apprezzato? E quale quello che preferisci?
“Libro casa” è stato apprezzato più di altri ed è stato il lavoro che mi ha permesso di ampliare la mia ricerca artistica.
INTERAZIONE CON IL MONDO ESTERNO
–I social sono ormai una piattaforma indispensabile per pubblicare i propri lavori ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per ciò che fai?
In questo momento, non uso i social per condividere i miei lavori, ma penso che sia un mezzo utile per comunicare e conoscere il mondo contemporaneo. penso che i social/ un’ immagine non possano sostituire la fisicità di un’opera.
–Sei stata a Milano, come ha influito su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’ influenza su di te e su ciò che produci?
Sono stata a Milano. Sicuramente, questa città sicuramente è ricca di opportunità e scambio ma, avevo come la sensazione che mi rubasse il tempo. Tuttora, vivo a Varese e mi rendo conto di come la natura e il verde influenzino positivamente il mio lavoro.
–Cosa vuoi esprimere con il tuo lavoro? Cosa indaghi principalmente?
Principalmente indago il vivere in un luogo, come ci si rapporta ad esso e il significato di casa. Spesso, indago anche il significato di memoria e che cosa sia importante ricordare. mi confronto anche con i materiali che studio a fondo, perché in sé hanno già un significato; mi riferisco soprattutto alla carta velina, alla cera, alle trasparenze in generale. Il mio desiderio è che i miei lavori possano suscitare domande, dare possibili risposte a chi li osserva e trasmettere sensazioni.
–Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e progetti?
I miei prossimi obbiettivi sono continuare il biennio a Brera, far conoscere il mio lavoro artistico e vorrei anche in futuro fare un corso di oreficeria.
-Infine ci indicheresti tre giovani artisti che stimi ed ammiri?
Non saprei, sono tutti amici.
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