Giulia Bonora

Un binomio tra ceramica e fotografia

Giulia Bonora in arte Keramò studia presso l’accademia di Brera e la sua ricerca artistica è un binomio tra ceramica e fotografia. Indaga la realtà di tutti i giorni cercando di mettersi sempre alla prova.

 

PRESENTAZIONE

-Allora, raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei?

Sono Giulia Bonora in arte Keramô , vengo da Cunardo in provincia di Varese

-Di cosa ti occupi?

Da qualche anno mi occupo di ceramiche ma anche la fotografia che è una delle mio più grandi passioni.

INTERESSI

-Ti piace la musica? Hai un cantante, gruppo preferito?

Certo che mi piace, il mio gruppo preferito in questo periodo sono i Caveleon, formato da giovani musicisti emergenti di Milano conosciuti al Neverwasradio  un anno fa.

-Un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Detto così schietto schietto, il primo che mi viene in mente è “pomodori verdi e fritti alla fermata del treno” di John Avnet

-Qual è la forma d’arte che preferisci? (da andare a vedere/ a cui assistere: fotografia, pittura, scultura, performance, ecc..) C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto o che sia una fonte d’ispirazione?

La forma d’arte che prediligo e preferisco è la scultura: certo, il mio maestro Giorgio Robustelli

-C’è qualche altro interesse particolare che ti contraddistingue e di cui vorresti parlarci?

Il mio interesse è di portare arte nel mio paese d’origine, un paese di ceramiche, raccontare del suo passato e farlo rivivere nel presente perciò ridare vita alle Fornaci Ibis di Cunardo e farlo diventare un centro importante per le ceramiche passate e contemporanea

Binomio tra ceramica e fotografia Sei bicchieri blu sfumati d’arancio[/caption]

 

LAVORO

-Come nasce il tuo interesse per la ricerca artistica?

Il mio interesse per la ricerca artistica è nato grazie alla mia voglia di creare quelle strane immagini colorate che ho spesso nella testa. Inizialmente credo che sia nata grazie alla passione trasmessa dal mio professore di arte e immagini delle scuole medie, non capivo mai quale fosse la mia strada, se studiare arte o farla. Per me iscrivermi a Brera è stato una sorta di gesto coraggioso, ho sempre avuto paura di non essere all’altezza per creare un’opera, in più mi è sempre stato detto che il mondo dell’arte era un mondo difficile, perciò la paura di poter deludere i miei genitori era tanta. Oggi vivo con la speranza di realizzare i miei sogni, laurearmi qui a Brera e non mi importa di nient’altro, non vorrei mai avere rimorsi nella mia vita.

Binomio tra ceramica e fotografia blackbird singing in the dead of night take this broken wings and learn to fly[/caption]

-Raccontaci come nasce un tuo lavoro. Parti da un’idea, una sensazione o che altro?

Il mio lavoro parte dall’immagine che si crea nella mia testa e dalle simmetrie che si creano mentre modello, disegno, sono molto attenta alla composizione.

-C’è un artista più di altri che consideri un modello di riferimento?

Giorgio Robustelli ma anche Angelo Zilio in arte Gilö

-Hai fatto un percorso all’Accademia di belle arti; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovata? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.

Brera è una giungla dove tu sei il cacciatore e le informazioni che puoi trovare per strada sono delle prede preziose non sempre così scontate da raggiungere

-Qual è il tuo lavoro che finora è stato più apprezzato? E quale quello che tu preferisci?

Uno dei miei ultimi vasi realizzati alle ceramiche ibis

Binomio tra ceramica e fotografia Binomio tra ceramica e fotografia Ceramic glass[/caption]

 

INTERAZIONE CON IL MONDO ESTERNO

-I social sono ormai una piattaforma indispensabile per pubblicare i propri lavori ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per ciò che fai?

È  molto importante e molto utile.

-Sei stata/o a Milano, come ha influito su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e su ciò che produci?

Milano è una grande città, offre molto ma sta a chi ci vive cogliere le sue potenzialità. Tuttavia credo che più che il luogo, siano le persone che lo abitano a influenzarmi.

-Cosa vuoi esprimere con il tuo lavoro? Cosa indaghi principalmente?

Vorrei esprimere naturalezza e sincerità

-Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi e progetti?

I miei prossimi obbiettivi  sono guadagnare a sufficienza per sistemare le fornaci ibis che hanno qualche muro messo male e arricchire il laboratorio che condivido con la mia socia Isa Barontini

Binomio tra ceramica e fotografia Captain[/caption]

-Infine, ci indicheresti tre giovani artisti che stimi ed ammiri?

Tre giovani artisti sono:

Giacomo De Giorgi, Sofia Paravicini, Caterina Castelli.

 


Se vuoi saperne di più su Giulia visita il suo instagram.

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