Stefano Ferrari

Un fabbro di emozioni

Stefano Ferrari, da poco laureato alla triennale del dipartimento di  Scultura dell’ Accademia di  Brera e già re-iscritto alla stessa magistrale, produce e partecipa attivamente allo scenario artistico milanese. Affina continuamente le sue tecniche e i modi di approcciare alla materia tramite continue ricerche di  tecnica e pratica, cercando di arrivare a stimolare nel suo pubblico, sensazioni e percezioni improvvise.

 

PRESENTAZIONE

Raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei? 

Sono Stefano Ferrari, vivo a Ferno in provincia di Varese. Ho uno studio e lavoro a Milano.

Di cosa ti occupi?

Mi occupo di scultura nello specifico installazioni e performance/happening.

 

Stefano Ferrari"Militare bianco"
“Militare bianco”

 

INTERESSI

Ti piace la musica, hai un cantante, gruppo preferito?

La musica mi piace ma sono molto variegato e scelgo il genere in base a quello che devo fare.

C’è una forma d’arte che preferisci? C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto o una forma d’ispirazione? 

Installazioni/Performance/Video.

M. Barney /J. Bock / J. Beuys/ P. Pascali

 

Un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Contando che ho 24 anni, dico che trovo super interessante proporre nel 2020 South Park.

 

Stefano Ferrari"Misslab//DomoticHouseForLabbo"
“Misslab//DomoticHouseForLabbo”

 

LAVORO

Come nasce il tuo interesse per la ricerca Artistica?

Conoscendo e comprendendo chi prima di me si è ritrovato a porsi delle domande e a produrre.

 

Raccontaci come nasce un tuo lavoro. Parti da un’idea, una sensazione o che altro?

Suggestioni di ogni tipo: film, mostre, oggetti, situazioni e luoghi.

 

C’è un artista più di altri che consideri un modello più degli altri?

Luciano Fabbro.

 

sensazioni e percezioni improvvise
“Militare bianco”, 2019

 

L’ACCADEMIA

Hai fatto un percorso in Accademia come ti sei trovata? 

Credo che tutto il romanticismo dell’accademia di possa vivere solo fra quelle mura, con quelle persone e in quegli anni.

Una volta fuori, il mercato (con annessi e connessi) distrugge tutta la magia che il fare arte può dare. 

 

Qual è il lavoro più apprezzato fin ora? E il tuo preferito? 

Apprezzato non so, non faccio questo genere di distinzione solitamente. 

Comunque “Militare Bianco” ha parecchio impressionato chiunque ci si avvicinasse.

Ma come del resto “Magnetudo Fuoritempo” non appena le persone ci salirono sopra.

Non faccio preferenze, o funzionano o li distruggo.

 

sensazioni e percezioni improvvise
“360°”

 

INTERAZIONE CON IL MONDO ESTERNO

I social., quanto sono importanti per te? Come vivi questa dimensione?

Artisticamente inutili, i social servono per entrare in contatto con DEL pubblico ma soprattutto con IL mercato.

Ora mail il profilo è il nuovo portfolio, il like la nuova stretta di mano.

 

 Sei stato a Milano, come ha influito su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un influenza su quello che produci? E su di te? 

Ovviamente, Milano è una città che mi ha fatto riflettere sul come e cosa usare per produrre arte.

Scelte condizionate dalla regina del consumismo che scarta una miriade di oggetti ogni notte.

Il riutilizzarne in parte per produrre nuova narratività, aggiungendo una piccola percentuale di handmade, ha scatenato la mia fantasia.

Artisticamente, Milano è succube del mercato e delle tendenze che si creano in campo mediatico. Come ora mai qualsiasi altra ‘bigcity’.

 

Sensazioni e percezioni improvvise
“Nonet//Nobody//Crawblupainted”

 

Cosa vuoi esprimere col tuo lavoro? Cosa indaghi principalmente?

Spazio, figure che lo abitano ed interazione fra loro e con voi. Cerco di produrre nuove narrazioni possibili.

 

Quali sono i tuoi prossimi progetti, obiettivi?

Sicuramente, ultimati una serie di lavori tecnici, degli studiovisit a tappeto. Poi organizzare l’erasmus per Munster.

Nel mentre una serie di bandi per artisti interessanti sul suolo italiano.

 

Tre giovani artisti che stimi ed ammiri?

Federico Tosi, Lorenzo D’Alba, Viola Morini.

 

Sensazioni e percezioni improvvise
“L’ Aion di Helel”, 2019

 


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