Valeria Brambilla

Arte Botanica

Valeria Brambilla è studentessa dell’accademia di Brera. Ha una forte passione per il disegno botanico che racchiude nel suo progetto Erbario.

PARLAMI DI TE

graffiti
Valeria Brambilla
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-Allora, raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei?

Sono Valeria Brambilla e vengo da Abbiategrasso, in provincia di Milano.

-Quanti anni hai? Ti rispecchi in questo numero o ti senti di una differente età?

Ho 22 anni ma credo di avere semplicemente l’età che dimostro, che sia questa positiva o negativa.

– Se dovessi usare solo tre parole per descriverti, quali useresti, e come mai?

Ecco la solita domanda, beh, mi convinco di saper leggere l’ora in base al sole, mi piace molto il gelato e mi dicono che spesso riesco a sorprendere .

– Cosa fai nella vita?

Sono in procinto di chiudere il percorso universitario laureandomi a novembre. Durante questi anni di università ho intrapreso qualche lavoro qua e là.

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Valeria Brambilla
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INTERESSI

– Parliamo un po’ di interessi personali, qual è il tuo genere musicale preferito? C’è un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Per quanto riguarda il campo musicale non mi precludo nulla, finché è musica di qualità creata da gente capace e qualificata mi piace abbastanza tutto, passo dai CCCP alla Taranta, per poi ascoltare mussica classica e successivamente L’Indécis e Claver Gold. Se parliamo di film invece citerei The Lighthouse di Robert Eggers, non l’ho ancora visto poiché uscirà in Italia fra poco quindi consiglio a tutti di buttarsi con curiosità ed andarlo a vedere.

-Che tipo di arte preferisci? (da andare a vedere, fotografia, pittura, antica moderna contemporanea etc.) C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto?

Solitamente frequento con più entusiamo ciò che gira attorno all’ arte antica o le rassegne fotografiche di reporter di guerra. Trovo però importante e che abbia una buona influenza anche approcciarsi con voglia di conoscere a tutte le forme di arte del contemporaneo. Essere del proprio tempo dovrebbe essere l’obbiettivo assoluto di ogni artista. Silvana Rava è l’artista che ora denominerei assoluta. I suoi acquarelli botanici rivelano un animo delicato e umile come le piante che lei sa ritrarre con tanta maestria

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Valeria Brambilla
eye

-Hai interessi al di fuori del mondo artistico?

Sì, sono circondata da molti interessi al di fuori del campo artistico ma nessuno di essi riempie uno spazio così ampio come quest’ultimo.

ARTE

-Parlando della tua passione per l’arte, ci sarà stato un evento scatenante o un qualcosa che ti ha portato ad avvicinarti, e a scegliere questo tipo di carriera; ti ricordi il momento in cui hai iniziato ad approcciarti con la tua forma artistica? Cosa ti ha colpito così tanto da farla diventare il tuo principale metodo di espressione?

Se dovessi scavare nella memoria non troverei un’immagine di me stessa senza una matita in mano. Quindi non mi sorprende tanto la scelta che mi ha fatto indirizzare in questo campo la mia vita.

-C’è qualcosa da cui prendi ispirazione per i tuoi progetti artistici non lavorativi?

Prendo totalmente ispirazione dalla realtà, in qualsiasi progetto io stia lavorando. Che sia una realtà naturale o anche sociale cerco di snocciolarla per arrivare a delle conclusioni che poi si rispecchiano nei miei lavori.

-Quale artista usi come modello di riferimento?

Sono molti gli artisti che occupano spesso i miei pensieri e coi quali sono solita confrontarmi. Se dovessi citarne alcuni sarebbero Dürer, Doré, Salgado, Burri, Kubota, Goya, Marco Grassi, Luciano Ventrone, Denis Peterson, ma ce ne sarebbero davvero tanti altri.

– Hai fatto un percorso all’accademia di belle arti; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovato? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.

Descriverei il mio percorso come inaspettato. Il bello dell’accademia è che è davvero variegata, un calderone che ribolle continuamente. Ci sono talmente tanti influssi nuovi che gli spunti e le sorprese sono ad ogni angolo. Certo, bisogna anche essere disposti a sorprendersi e ad avere uno sguardo attento alle ricchezze che ogni persona può nascondere nel suo intimo.

-Per cosa sei conosciuta?

Ciò che mi caratterizza é il disegno a penna, soprattutto i miei lavori a tema botanico

Erbario
Valeria Brambilla
Erbario

– Perché fai quello che fai?

Perché non vorrei fare nient’altro e non potrei neanche probabilmente. Io sono i mei lavori.

LAVORO

-Nel tuo lavoro, da cosa prendi ispirazione?

Quando lavoro sul mio erbario tutto cio che vedo in natura é un papabile spunto. Il mondo delle erbe é così magnifico ed interessante che dovunque il mio sguardo si posi può trovare dell’incredibile.

Serenità della decadenza
Valeria Brambilla
Serenità della decadenza

-Ci racconteresti il tuo processo per arrivare a un’opera conclusa: parti da un concept, fai della ricerca specifica, o ti lasci trasportare dalle tue sensazioni?

Incomincio il lavoro quando trovo un erba ( oppure un fiore, una foglia o un particolare di una pianta) che attira in la mia attenzione. Questa scoperta è seguita da un periodo di studio dell’erba (la seziono, osservo le diverse textures dei suoi componenti ecc.). A questo punto arriva la parte progettuale. Inizio prendendo come soggetto di riferimento una paricolare composizione, dell’erba che ho studiato precedentemente,  che rispecchia dei canoni precisi. Poi inizio a tracciare in maniera molto leggera i contorni del soggetto sul foglio, da qui seguono numerosi strati su strati di lavoro a penna per rendere il disegno il più realistico possibile e soprattutto per rendere l’erba disegnata riconoscibile al primo sguardo. Questa ultima fase è la più lunga, un lavoro mi impiega molte ore per essere concluso (da un minimo di 5 ad un massimo di 20/25 in base alla complessità della pianta e della grandezza del formato).

-I social sono ormai la piattaforma ideale per un artista emergente per pubblicare i propri lavoro ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per il tuo lavoro?

Vivo questa realtà come questa dovrebbe essere vissuta, a mio parere. I social non nascono per essere una piattaforma a sfondo lavorativo. Certamente lo sono diventati in alcuni ambiti ma credo che se una qualsiasi forma d’arte dovesse assoggettarsi a questo spazio non potebbe più essere definita tale.

-Se sei a Milano, come influisce su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e sulla tua opera?

Trovo Milano grande e piccola insieme. Venendo da un paese di provincia Milano mi fa sentire ancora come se fossi talmente piccola che potrebbe divorarmi da un momento all’altro, questo suo essere una grande città mi ha fatto però conoscere tante realtà davvero splendide e girandola alla fine ti accordi che così enorme alla fine non è. La campagna ed il parco del Ticino avranno sempre un posto speciale nel mio cuore e credo che se non fossi vissuta così a contatto con loro non sarei approdata al mio progetto dell’erbario.

-Cosa vuoi esprimere con le tue opere? Qual è il loro fine ultimo?

Quello che vorrei è restuire dignità a tutto il mondo vegetale, comprese le erbacce più insignificanti, messaggio che non solo ciò che è più visibile è degno della nostra attenzione anche a livello sociale. Credo che il vero scorpo che un artista del contemporaneo dovrebbe avere sia quello di rieducare le persone a Guardare, Guardare con profondità ciò che ci circonda.

Quando l'incubo passeggia con te sotto il sole
Valeria Brambilla
Quando l’incubo passeggia con te sotto il sole

OBBIETTIVI

-I tuoi prossimi obbiettivi, progetti ?

Dopo la laurea vorrei seguire dei corsi specializzati in pittura botanica, buttarmi completamente in questo mondo insomma.

-Come e dove ti vedi tra cinque anni?

Mi vedo e non mi vedo diciamo. Non chiudo le porte a niente.

Una disumanità costantemente divisa tra il nero ed il bianco.
Valeria Brambilla

Una disumanità costantemente divisa tra il nero ed il bianco.

-Infine, ci indicheresti tre giovani artisti, magari appena usciti da una scuola di Milano, che come te si differenziano dagli altri?

Tre artisti e soprattutto persone notevoli:
Filippo Carretta,Vassilena Kirilova Tchalakova, Letizia Carattini.

 


Grazie a Valeria pe questa intervista, qui i suoi contatti INSTAGRAM e FACEBOOK.