Vassilena Kirilova Tchalakova

“Neoespressionismo”

Vassilena, bulgara trasferitasi in Italia dopo la caduta dell’URSS, in seguito a una pausa dagli studi incomincia l’Accademia a 25 anni. Matura in fretta uno stile artistico che si differenzia dagli altri artisti per l’utilizzo particolare e studiato del colore. 

 

PARLAMI DI TE

-Allora Vassilena, raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei?

Mi chiamo Vassilena Kirilova Tchalakova sono Bulgara ma vivo a Milano da 22 anni. Sono venuta in Italia a 7 anni seguendo i miei genitori che hanno cambiato paese dopo il crollo dell’URSS. Quindi ho imparato ad addattarmi presto ai cambiamenti.

Quanti anni hai? Ti rispecchi in questo numero o ti senti di una differente età?

Ho 29 anni, si mi rispecchio molto in questo numero e sono felice di non aver proseguito gli studi subito dopo il liceo, a 29 si è più consapevoli di molte cose rispetto a 20 anni ad esempio.

face
Vassilena Kirilova Tchalakova
face

-Se dovessi usare solo tre parole per descriverti, quali useresti, e come mai?

Introversa, gentile e sorridente. Introversa perchè in fondo mi faccio sempre gli affari miei, sono empatica e super emozionale ma non esprimo molto spesso le emozioni con gli altri, preferisco tenermi tutto dentro. Gentile e sorridente perchè cerco sempre di aiutare gli altri, anche se a volte odio davvero questo lato di me, essendo che oggi la gentilezza viene sempre confusa con il termine “fessa”, e sorridente perchè sorrido spesso .

-Cosa fai nella vita?

Frequento l’ultimo anno del Biennio di Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica, quindi studio ancora nonostante tutto e per riuscire a sopravvivere faccio la modella in un’Accademia d’Arte privata.

Acrylics
Vassilena Kirilova Tchalakova
Acrylics

INTERESSI

-Parliamo un po’ di interessi personali, qual è il tuo genere musicale preferito? C’è un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Per quanto riguarda la musica davvero non ho un genere preferito, dipende tutto dal mio stato emotivo, posso passare dall’ascoltare il jazz di Charles Mingus a Rino Gaetano a un milione di altre cose, ho una vasta cultura musicale senza confini riguardo al genere musicale, metal, Rock, Techno ecc.. Per quanto riguarda i Film ho una vera passione molto più della musica, ho anche una pagina su Facebook dove consiglio film da guardare si chiama “ I film di vassi” consiglio un film da vedere tutti una volta nella vita tra i tanti che ho da consigliarvi , il film è “Stuart: Una vita al contrario”.

-Che tipo di arte preferisci? (da andare a vedere, fotografia, pittura, antica moderna contemporanea etc.) C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto?

Tutto ciò che può servirmi per capire e ammirare l’arte vale la pena di essere visto. Credo che per capire l’arte odierna, ossia contemporanea bisogna conoscere l’arte del passato, un vero artista non può non approfondire l’arte antica e moderna ma sicuramente bisogna andare alle fiere, alla Biennale per capire cosa va in questo momento, non amo l’arte concettuale, ma noto che ultimamente sta tornando in alcune gallerie e fiere l’arte figurativa. Non considero assoluto nessun artista contemporaneo.

-Hai interessi al di fuori del mondo artistico?

Certo, pratico da un’anno lo sport dell’arrampicata e mi piace tantissimo. Mi piace leggere, leggo molto, di questi tempi meglio leggere che non farlo.

ARTE

-Parlando della tua passione per l’arte, ci sarà stato un evento scatenante o un qualcosa che ti ha portato ad avvicinarti, e a scegliere questo tipo di carriera; ti ricordi il momento in cui hai iniziato ad approcciarti con la tua forma artistica? Cosa ti ha colpito così tanto da farla diventare il tuo principale metodo di espressione?

Da piccola stavo sempre a casa da sola ,i miei genitori lavoravano entrambi e non avevo una tata, a otto anni stavo a casa da sola, per passare il tempo ascoltavo film e nel mentre disegnavo. Per me l’arte è il modo in cui mi esprimo, è sempre stato per me teraputico e facile sin da bambina. Ho fatto il liceo Artistico di Brera ma dopo ho avuto dubbi su come mi sarei potuta mantenere con l’arte, così mi iscrissi all’Accademia di Brera all’età di 25 anni, perché poi ho capito che non riesco a fare ciò che non mi piace, molti ci riescono ma io mi sentivo morire dentro.

work
Vassilena Kirilova Tchalakova
work

-C’è qualcosa da cui prendi ispirazione per i tuoi progetti artistici non lavorativi?

Dipende a volte si, altre volte vado d’istinto, gurado spesso che artisti vanno in questo periodo, ma per l’ispirazione cerco di rifarmi ad arte più moderna che contemporanea. L’unica ispirazioe che cerco è nel colore più che nei soggetti in se. Studio molto il colore, senza il colore faccio davvero fatica ad esprimermi, sembra banale ma non tutti hanno sensibilità per il colore e non è facile da usare.

-Quale artista usi come modello di riferimento?

Non ho un particolare artista come modello di riferimento, mi piacciono molto gli artisti da fine 800 e tutto il 900.
I miei preferiti rimangono Vincent van Gogh, Chagall, Modigliani, Kirchner e tutti i pazzi dell’Art Brut.

Experiment
Vassilena Kirilova Tchalakova
Experiment

-Hai fatto un percorso all’Accademia di belle arti; come descriveresti questo viaggio,come ti sei trovato? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.

Mi sono laureata nel triennio di Pittura e ho capito che i professori possono aiutarci se ne sentiamo il bisogno ed indirizzarci verso qualcosa, ma se noi stessi non abbiamo davvero interesse e passione per ciò che facciamo l’Accademia serve a poco frequentarla, alla fine si finisce a perdere tempo. Per questo è importante farla ma bisogna sapere perché si va in Accademia. Il professor Andrea Del Guercio mi ha aiutato molto nel mio percorso accademico e ancora oggi chiedo pareri riguardo ai miei lavori.

-Per cosa sei conosciuta?

Non sono conosciuta per niente, ma spero di diventare un’ottima artista terapista e poter continuare a fare anche la mia arte, che nei tempi in cui viviamo è dura che venga riconosciuta e distinta rispetto agli altri colleghi.

Facce strambe
Vassilena Kirilova Tchalakova
Facce strambe

-Perché fai quello che fai?

Faccio quello che faccio perchè non sopporto fare quello che non mi piace, quindi posso fare solo questo.

LAVORO

-Nel tuo lavoro, da cosa prendi ispirazione?

Dalla vita, dal periodo, dal mio umore, dal colore, dalle persone che mi stanno attorno.

-Ci racconteresti il tuo processo per arrivare a un’opera conclusa: parti da un concept, fai della ricerca specifica, o ti lasci trasportare dalle tue sensazioni?

Un’ opera per me è un processo abbastanza lungo, che nei lavori in corso spesso cambia,ogni volta che vedo un lavoro ci torno sopra, lo modifico ma devo ancora imparare quando fermarmi, non sono mai soddisfatta realmente. A volte cerco opere alle quali ispirarmi ma alla fine finisco sempre per farmi trasportare dalle sensazioni che ho in quel momento. Anche se penso che un’opera è sempre una ricerca continua e non dovrebbe mai smettere di esserlo.

-I social sono ormai la piattaforma ideale per un artista emergente per pubblicare i propri lavoro ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per il tuo lavoro?

Io sono una delle persone meno social che conosco, ma al secondo anno di Brera ho capito quanto conti per gli artisti contemporanei essere presenti sui social e internet. In generale viviamo in questa realtà e tutti cercano di adeguarsi ad essa, per fortuna vivo i social con molta senerità e non do molto peso perchè in realtà non sono tanto i social quanto le gallerie a contare nel far conoscere la propria arte al mondo.
I social ci collegano con gli altri ma in realtà sono pochi a vedere la mia arte o quella dei colleghi, siamo in troppi.

expressionism
Vassilena Kirilova Tchalakova
expressionism

-Se sei a Milano, come influisce su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e sulla tua opera?

Amo la natura, Milano non è proprio immersa nella natura, forse altrove la mia ispirazione sarebbe diversa non saprei, il luogo influisce molto in genere, ma qui a Milano sono sopratutto le persone che si incontrano ad influirti, più che la città stessa. Non amo questa città, vivo qui da 22 anni ma faccio fatica a digerire il clima e lo smog. Il luogo per me è fondamentale per la mia arte, noto come atri luoghi, ambienti o situazioni mi stimolino molto di più e anche la mia pittura cambia.

-Cosa vuoi esprimere con le tue opere? Qual è il loro fine ultimo?

Sinceramente non ho un fine particolare, non voglio esprimere nulla di preciso, spero solo che ogni osservatore senta qualcosa, una qualsiasi emozione o qualcosa che gli smuove dentro,una qualsiasi vibrazione, guardando i miei lavori. Per me il colore è fondamentale senza non riesco ad esprimermi e ho una tale sensibiltà al colore che a volte vedo dei colori accostati insieme e mi sento male alla sola vista.

sketch
Vassilena Kirilova Tchalakova
sketch

OBBIETTIVI

-I tuoi prossimi obbiettivi, progetti?

Diventare artista terapista anche perchè mi interessa molto c’è un lato di me talmente fragile e empatico ma che all’esterno è quasi autoritario per non destabilizzarmi troppo. Ma anche continuare con il mio percorso artistico personale e cercare di far conoscere realmente la mia arte agli altri in questo particolare mondo.

-Come e dove ti vedi tra cinque anni?

Non saprei proprio dire, nella vita non si sa mai cosa può succedere, a volte è meglio non sapere e vivere il presente.

V
Vassilena Kirilova Tchalakova
V

-Infine, ci indicheresti tre giovani artisti, magari appena usciti da una scuola di Milano, che come te si differenziano dagli altri?

Nicolas Steiner il quale si laurea a breve al triennio di Pittura è si distingue per la sua arte a volte agressiva, potente e colorata. Sta avendo discreti successi a Lugano in Svizzera, partecipa proprio in questo periodo alla fiera Wop Art che si sta svolgendo in questi giorni di settembre a Lugano. Vanessa Fraschina ex studentessa di Brera laureata in Pittura, artista svizzera che usa il nero come punto di forza dei suoi lavori, ritrovo nei suoi lavori qualcosa di Louise Bourgeois. Cassandra Nissle o Nible è un Mix tedesco italiano di ragazza piena di energia e linfa vitale nei suoi lavori, si rifà sempre alla natura.

 


Ringraziamo Vassilena per questa intervista, Se volete continuare a seguirla vi lasciamo i suoi contatti INSTAGRAM e FACEBOOK.

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