Massimo Pugliese

Evanescenza

I soggetti dipinti nelle opere figurative di Massimo Pugliese sembrano dissolversi sulla tela. I volti che delinea nei suoi studi si imprimono infatti, sulla superficie, come se fossero di fumo evanescente. Tramite un linguaggio che trova gli echi espressionisti nei rimandi al fumetto, al mondo del cinema e alle atmosfere surreali, Massimo racconta di un andare oltre che è insito nella sua arte.

 

Massimo Pugliese, Dybbuk

PRESENTAZIONE

-Allora… raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei, quanti anni hai?

Il mio nome è Massimo Pugliese. Pugliese di nome e di fatto, poiché vengo da Alberobello in provincia di Bari. Ho 22 anni.

 

-Di cosa ti occupi?

Studio Pittura  all’Accademia di Belle Arti di Brera. Pertanto mi occupo di arte in tutte le sue forme.

 

Massimo Pugliese, Frammenti della memoria #5

 

INTERESSI

-Ti piace la musica? Hai un cantante, gruppo preferito?

Senza la musica la mia vita non avrebbe senso. I miei interessi musicali sono trasversali. Però ho una predilezione per il cantautorato italiano.  Sarebbe impossibile decretare una preferenza assoluta dal punto di vista artistico, ma un nome su tutti, posso dire che è stato l’inizio di tutto. Senza di lui , probabilmente non mi sarei mai interessato all’arte : Vasco Rossi 

 

Massimo Pugliese, Frammenti della memoria #7

 

-Un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Sono indeciso tra Dogville di Lars Von Trier e Fight Club di David Fincher .

 

-Qual è la forma d’arte che preferisci? (da andare a vedere/ a cui assistere: fotografia, pittura, scultura, performance, ecc..) C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto o che sia una fonte d’ispirazione?

Pittura in assoluto. Ma amo fruire tutti i tipi di arte visiva. L’artista contemporaneo che più mi ispira è Luc Tuymans.

 

Massimo Pugliese, Frammenti della memoria #8

 

-C’è un momento della giornata che ti piace particolarmente?

Ce ne sono due: Le prime ore del mattino immediatamente dopo l’alba e la sera, subito dopo il tramonto e prima che diventi notte.

 

Massimo Pugliese, Frammenti della memoria #9

 

LAVORO

-Come nasce il tuo interesse per la ricerca artistica?

Sono sempre stato  alla ricerca di qualcosa dal punto di vista artistico. Da bambino disegnavo moltissimo, ma la maggior parte dei miei disegni erano legati all’altra mia passione: il calcio. Ma la svolta è arrivata quando ho incominciato a leggere per puro piacere e curiosità personale  (in terza media)  in particolare  i fumetti. 

 

-Da dove ti è venuta l’idea e come ci sei arrivata\o?

Da altre forme d’arte , come i fumetti appunto , ma  soprattutto dal cinema.

 

Massimo Pugliese, Viale prossimo venturo, 2021

 

-Un’emozione che sapresti nominare mentre lavori?

Paura e sorpresa

 

-Che cosa sentivi necessario: fare qualcosa di diverso, oppure andare oltre? Avevi un’idea chiara di quello che bisognava fare?

Andare oltre. L’arte è esattamente questo. Avere fede in qualcosa che non c’è. Andare oltre il concreto. Assolutamente no. Non avevo e non ho mai un’idea chiara di quello che voglio fare.

 

Massimo Pugliese, Lineamenti di fumo n.1

 

-Prima di cominciare a lavorare hai già chiara l’idea di come sarà il tuo lavoro?

Prima di cominciare, un’idea c’è sempre, anche se poco definita.

 

-Oppure è quando cominci che hai un’idea di quello che farai?

Si molto spesso il lavoro cambia durante la realizzazione

 

-Che ruolo svolgono i titoli per te? E quando li assegni? Di solito i titoli vengono prima o dopo che hai finito il tuo lavoro?

A volte hanno un ruolo determinante. Altre volte invece affatto. Il titolo lo decido sempre dopo .

 

Massimo Pugliese, Lineamenti di fumo n. 3

 

-Quale sarebbe il loro significato?

Il titolo in qualche modo può indirizzare il fruitore verso il messaggio che io  voglio trasmettere attraverso quella determinata immagine. Ma non c’è un significato assoluto. Perché ciò che l’opera può trasmettere, non posso controllarlo. Ed è questa la magia.

 

-Quand’è che senti che un lavoro è finito? 

Quando la paura di rovinare il lavoro svolto diventa più forte della voglia di creare.

 

Massimo Pugliese, Lineamenti di fumo n.2

 

-Ti capita di doverti fermare mentre stai lavorando, perché non hai in casa il tipo di pezzo o di materiale che ti serve, e di dover aspettare finchè non lo trovi?

Raramente. Cerco quasi sempre di ovviare con altri materiali. Detesto aspettare. Se sento la necessità di realizzare un lavoro , lo devo fare in quel momento . Non esiste attesa.

 

-Quale lavoro secondo te funziona di più rispetto agli altri?

Non saprei , forse quello che mi rende meno insoddisfatto. 

 

Massimo Pugliese, Suggestioni dal cinematografo, 2021

 

-Raccontaci come nasce un tuo lavoro. Parti da un’idea, una sensazione o che altro?

Parto sempre da una visione. Da una o più immagini che ho visto. Mi servo molto dei fumetti e del cinema , e ovviamente della vita reale. 

 

-Hai fatto un percorso all’accademia di Belle Arti; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovato? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.

Il mio percorso non è ancora finito. Quindi non posso ancora rispondere.

 

-Qual è il tuo lavoro che finora è stato più apprezzato? E quale quello che tu preferisci?

Preferisco sempre il lavoro che devo ancora realizzare. Giuro. 

 

Massimo Pugliese, Frammenti della memoria n.1

 

INTERAZIONE CON IL MONDO ESTERNO

-I social sono ormai una piattaforma indispensabile per pubblicare i propri lavori ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per ciò che fai?

Trovo i social molto utili per farsi conoscere , ma soprattutto per confrontarsi con altri artisti, e prendere spunto. I social sono una galleria mondiale con ingresso gratuito.

 

-Sei stato a Milano, come ha influito su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e su ciò che produci?

Si . Mi sono trasferito a Milano proprio per gli stimoli che sapevo potesse darmi. E posso confermare. Mi sta dando tanto. La pandemia purtroppo mi ha messo i bastoni tra le ruote. Ma tornerò presto, nei prossimi mesi.

 

Massimo Pugliese

 

-Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi e progetti?

Laurearmi all’accademia e farmi conoscere il più possibile come artista. E se possibile vendere anche qualche lavoro (sorride).

 

-Quali sono i progetti che non sei ancora riuscito a realizzare?

Fare una mostra personale a Milano o nei dintorni.

 

Massimo Pugliese

 

-Cosa significa per te essere artisti oggi?

Significa dare senso alla virtù che rende la nostra specie , umana : la sensibilitá. Senza l’arte in tutte le sue forme, il mondo sarebbe spento. Un ammasso di cinghiali laureati in matematica pura ( citando De Andrè )

 

-Infine, ci indicheresti tre giovani artisti che stimi ed ammiri di Milano?

Mattia Uggé, Pietro Guglielmin, Andreas Andronikou.

 


Ringraziamo Massimo per aver risposto alle nostre domande, potete continuare a seguirlo dal suo profilo Instagram

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