Mario Cerrone

L’alfabeto artistico di Mario Cerrone è un intreccio di archetipi lontani: l’arte ellenica e cicladica, così come l’iconografia bizantina, rappresentano le fondamenta di una ricerca che mira a fondere il contemporaneo con le radici dell’antico. Forme flessuose, colori liberi, echi a tempi remoti, tutto parla della volontà di raccontare la sua origine nelle proprie opere, in una narrazione artistica che non mira alla perfezione formale quanto, piuttosto, a quel caos dinamico e vitale che è l’arte delle origini. 

Giulia Serra

Le opere di Giulia serra sono estremamente eclettiche: spaziano tra collage, disegni e  bozzetti dalle linee nervose, frammenti veloci di città e composizioni lineari al limite tra figurativo ed astratto. La sua arte è fatta per comunicare: un medium eloquente tra le sue idee e l’esterno.

Martina Cinotti

Le opere figurative di Martina Cinotti, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera, raccontano di un’indagine sulla rappresentazione del sé e sul corpo. Pennellate morbide, contorni sfumati e fusi dai colori, palette neutre e vive descrivono paesaggi interiori, è così che le tele diventano specchi acquarellati, pronti a riportare ogni vibrazione a chi le osserva.

Erica Bardi

Le fotografie di Erica Bardi parlano di una profondità intima, fatta di luci, di ombre ed espressa tramite il mezzo del corpo. Il nudo visto dal suo obbiettivo diventa così un racconto che spesso sostituisce il volto e racconta una espressività piena ed intensa.

Ilaria Berzaghi

L’arte di Ilaria Berzaghi si dirige in una direzione materica e spesso astratizzante. Sulle sue tele si avvicendano palette neutre e segni archetipali, forme tridimensionali emergono dalle superfici piatte e delineano accessi a un mondo interiore. dove ogni conflitto si annulla, disperdendosi nella materia pittorica.

Rossella Barbante

Le opere pittoriche di Rossella Barbante sono sublimi stratificazioni di colori  e materia che si fondano nella volontà di trasporre il problematico rapporto tra uomo e paesaggio. Le sue tele si configurano infatti come campiture vivaci, in cui le sfumature si avvicendano e sovrappongono delineando i confini astratti di suggestioni e riflessioni attorno a questo tema.